David Gilmour at Madison Square Garden

Ciao a tutti!

Oggi un post un po’ diverso voglio parlarvi della mia esperienza di un paio di sere fa! Due sere fa infatti , 11 aprile, infatti, ho avuto il piacere, ma direi piú l’onore, di sentire una delle leggende del Rock dal vivo e per di piú in un posto davvero suggestivo… sono stata al concerto di David Gilmour al Madison Square Garden di New York.

Se il nome David Gilmour non vi ricorda molto… sicuramente se vi dico che il signor Gilmour é stato  dal 1968 al 1995 il chitarrista e cantante dei Pink Floyd… Sono sicura che adesso TUTTI avete capito di chi sto parlando!

David Gilmour Rattle that Lock Tour 2016 Madison Square Garden 2Nonostante i Pink Floyd si siano sciolti  nel 1995, la loro grandezza ed il loro successo e, sicuramente, il loro sound sono intramontabili e anche le generazioni piú giovani conoscono la storica band e quanto questa rappresenti una delle pietre miliari del Rock di ogni tempo. La band Britannica, durante la sua lunga e decisamente travagliata carriera, non si é solo limitata a scrivere la storia del Rock ed a cambiare la musica del suo tempo e del tempo a venire, ma ha anche realizzato una vera e propria rivoluzione della musica come strumento di espressione della propria opinione. Basti ascoltare e guardare il videoclip della canzone David Gilmour Rattle that Lock Tour 2016 Madison Square Garden 1Another Brick In The Wall per capire quanto i Pink Floyd siano stati dei veri e propri precursori ed anticipatori dei tempi, basta pensare a Whis You Were Here, per capire quanto alcuni pezzi sono e saranno sempre un pezzo della nostra storia e del nostro presente, basta ricordarsi le parole di Money per capire quanto, dopo tutti questi anni siano ancora attuali. Ma non voglio dilungarmi troppo sulla storia della band (che potete trovare tranquillamente su Wikipedia Pink Floyd Wikipedia page) soprattutto perché basterebbero centinaia di articoli per parlare in modo esaustivo di una band che ha venduto circa 250 milioni di dischi in tutto il mondo lasciando una indelebile traccia in ognuno di noi.

Con il post oggi, voglio piuttosto parlarvi di cosa vi aspetta se siete tra i fortunati che hanno acquistato il biglietto per questo meraviglioso concerto che qui a New York ha previsto un totale di di 3 tappe (la prima a Radio Music City Hall il 10 aprile, e due appuntamenti, 11 e 12 aprile, al Madison Square Garden), ma che dopo Canada e Stati Uniti sbarcherá in Europa approdando in Polonia, Austria, Italia (di cui una delle tappe piú significative e suggestive sará certamente quella a Pompei il 7-8 luglio), Germania, Francia e per finire Belgio e Regno Unito (per info e biglietti questa la pagina ufficiale del World tour).

Il Tour é realizzato per la promozione dell’album solista di Mr. Gilmour Rattle That Lock che si compone di 10 canzoni che dimostrano quanto, nonostante l’etá, la storica chitarra e voce dei Pink Floyd abbia ancora molto da dire, dimostrare ed insegnare al mondo! La scaletta del concerto peró, che ha una durata complessiva di quasi 3 ore, oltre ai pezzi del quarto album solista di Gilmour, lascia ampio spazio anche ai grandi successi della Band Inglese:

Questa la scaletta completa del concerto:

Set One:
“5 A.M.”
“Rattle That Lock”
“Faces of Stone”
“Wish You Were Here”
“What Do You Want From Me” (performed from 25th March 2016)
“A Boat Lies Waiting”
“The Blue”
“Money”
“Us and Them”
“In Any Tongue”
“High Hopes”
Set Two:
“Astronomy Domine”
“Shine On You Crazy Diamond (Parts I-II, IV-V)”
“Fat Old Sun”
“Coming Back to Life” (performed from 15-19 September and 2nd October, permanently added from 14 December)
“On an Island” (dropped during 14-18 December 2015 and from 25 March 2016)
“The Girl in the Yellow Dress”
“Today”
“Sorrow”
“Run Like Hell”
Encore:
“Time/Breathe (Reprise)”
“Comfortably Numb”
Fonte: Rattle That Lock Tour Wikipedia Page 

Tra il set One ed il Two é previsto un piccolo breck di circa 15 minuti durante il quale riesci finalmente a realizzare che SI hai appena sentito suonare dal vivo da David Gilmour Wish You Were Here e Money che SI é stata una delle emozioni piú forti provate e SI forse adesso il tuo cuore puó tornare a battere ad un ritmo regolare per i prossimi 14 minuti prima di arrestarsi di nuovo quando quel “vecchietto” di 70 anni tocca le corde della chitarra facendo partire un brivido lungo un’altra ora con Shine On You Crazy Diamond. Quando poi pensi che (purtroppo sia finita, il palco é spento e tutti i musicisti sembrano andati via… ecco il colpo di “grazia”, ovviamente i in senso positivo,  con l’encore sulle note di Time  e Comfortably Numb!

 

Ecco alcune delle mie impressioni

Partiamo dalla location: Il Madison Square Garden

Il Madison Square Garden, situato sulla 7th Avenue tra 31st e 33rd street, é conosciuto in tutto il mondo per essere lo stadio casalingo dei New York Rangers (Hokey su ghiaccio), dei Knicks (Basket) ma ospita anche altri eventi come partite di Lacross, Wrestling ed ovviamente Concerti! Ha una sua Walk of Fame in riconoscimento digrandi performer che in svariati campi (dalla musica allo sport) hanno dimostrato la loro eccellenza al Madison Square Garden varie volte nella loro carriera. Tra questi troviamo i nomi di Michael Jordan (Basket) Rod Laver (Tennis) Muhammad Ali e Rocky Marciano (Boxing) Elton John (Musica) solo per fare qualche esempio.

Raggiungere il Madison Square Garden é semplicissimo e la via che consiglio é quella della Subway fermando a Pennsylvania Station (Penn Station), una delle fermate della metro piú affollate di New York (é tra le prime 5 per numero di utenti giornalieri) ma anche davvero caratteristica.

La prima sensazione che ho avuto sedendomi al mio posto é stata che non fosse grande come puó sembrare da fuori… tuttavia quello che apparentemente manca in grandezza, lo recupera decisamente in altezza! Il Madison Square Garden é decisamente molto piú alto della media e grazie a questa caratteristica riesce ad ospitare 20.000 persone sedute per i concerti!

Per entrare é necessario passare dal classico Metal detector, e é severamente vietato portare cibo e bevande all’interno del Garden. Questo comunque non é assolutamente un problema! All’interno dello stadio ci sono tantissimi punti ristoro e ristoranti e l’immancabile, quanto caratteristico venditore di Pop Corns, Bevande e altre prelibatezze tipicamente americane. I regolamenti sono molto severi anche in materia di fotocamere e videocamere, generalmente non sono ammesse specie se ingombranti. Ovviamente nessun divieto per i cellulari.

Il mio consiglio spassionato? NON bevete troppo prima del concerto, é vero che ci sono tantissimi Restrooms ad ogni piano, livello e sezione… ma é anche vero che in quei 15 minuti buona parte delle 20.000 persone presenti  approfitterá dell’intervallo per fare la “pausa pipí” il rischio di perdere qualche canzone a causa della fila in bagno é altissimo!

 

Impressioni sul concerto:

Beh la performance del Sig Gilmour é stata a dir poco strepitosa! L’acustica del Garden é davvero buona grazie anche alle gigantesche casse sospese. Oltre alla musica, anche i giochi di luce e le immagini di background sono stati davvero mozzafiato, soprattutto durante l’esecuzione di “Run Like Hell” e nel grand finale con Time e nell’assolo di Comfortably Numb! Nel grande cerchio alle spalle di Gilmour scorrevano immagini dei dei video che in un certo modo ricordano lo stile Pink Floyd. Bellissime a mio avviso le immagini proiettate durante “The girl in Yellow Dress”. Ma per buona parte del concerto nel cerchio sullo sfondo scorrevano le immagini catturate da un vero esercito di cameramen relative al concerto e degli zoom incredibili sulle mani di Gilmour che, seppur segnate dal tempo, danzano sulla chitarra con una leggerezza infinita!

Devo ammettere che é un po strano ascoltare un concerto che da cosí tanta energia da seduti, anche se questo ha da un lato permesso a tutti di poter vedere bene il palco e inoltre non sono davvero mancate le standing ovations! Un ultimo appunto da fare: non aspettatevi un concerto pieno di ragazzini (se questo é quello che cercate avete fatto una stupidaggine a comprare i biglietti)in quanto gli spettatori coprono una fascia di etá che va dai 25 agli oltre 60 anni! E devo anche ammettere che gli over 45 erano i piú scatenati! Sicuramente potrei definire il pubblico che ho trovato al Madison Square Garden un pubblico “consapevole” che ha apprezzato davvero la musica suonata e che si é reso conto di aver visto un pezzetto di storia della musica!

Come ha detto mio Marito alla fine del concerto: “Questo é stata una delle cose che non ti potrai mai dimenticare, un giorno potrai raccontare ai tuoi figli e nipoti di essere qui, oggi, ad ascoltare un mito nella storia del Rock Mondiale”.

Spero davvero di essere riuscita a trasmettervi un po della magia e dell’energia che questo  concerto ha trasesso a me, e vi invito davvero a valutare l’idea di acquistare i biglietti per una tappa vicino a voi!

Buon Rock a tutti!

Stay tuned!

Tricks in this post:
1. Cosa aspettarci da un evento al Madison Square Garden;
2. Nessun trick solo le mie impressioni.

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