Ciao a tutti!
Come ormai saprete, da qualche settimana sono diventata mamma di una splendida bambina. Come solito, mi piace condividere in questo blog i miei pensieri ed esperienze, e vorrei condividere anche questa cosa eccezionale che sto vivendo adesso, nella speranza di essere utile per qualcuno, di compagnia per qualcun altro e anche per confrontarmi con chi di voi sta vivendo o ha vissuto quello che sto vivendo io adesso. E infine anche per una ragione un po’ egoistica, per me, per dedicare la prossima mezz’ora a qualcosa di solo mio.
I primissimi giorni in ospedale sono volati per un verso, tra visite di partenti e amici, visite mediche per te e per la piccina, insomma ho vissuto in una sorta di bolla. Non potevo combinare guai, le ostetriche e le infermiere sono i nostri angeli custodi. L’ospedale dove ho partorito praticava il Rooming in (bambino in stanza con la mamma 24 ore su 24) e possibilità per il papà di stare anche lui 24 ore su 24 in stanza con la mamma dormendo in una poltrona letto. Grazie a questa impostazione ci siamo potuti abituare gradualmente alla nuova vita pur stando in un ambiente controllato e coadiuvati da dottori ed infermieri che hanno risposto ad ogni dubbio o perplessità.
Di contro i giorni in ospedale sono anche sembrati infiniti tanta era la voglia di portare la mia bimba a casa e godermi con mio marito la nostra piccola meraviglia.
Quando finalmente si varca di nuovo la soglia di casa in 3, la stessa soglia che qualche giorno prima avevamo varcato carichi di emozione in 2 inizia la parte davvero complicata.
Si perché la vita torna pian piano alla normalità (quella degli altri, non la nostra di mamme), le visite si sono fatte meno frequenti e mio marito è tornato a lavoro e ti ritrovi da sola con la tua piccina.
Per adesso posso ritenermi fortunata, a parte qualche giornata un po’ più uggiosa, mia figlia è piuttosto brava e ci permette di dormire (relativamente) ma comunque richiede costanti attenzioni e non è affatto semplice. La carenza di sonno di qualità, l’impossibilità di avere i propri spazi, la necessità di dover organizzare tutto, dal pranzo alla doccia alle telefonate con le amiche e gli ormoni impazziti rendono le giornate delle neo mamme una bella sfida.
Inoltre, altro particolare non trascurabile, io sto imparando a fare la mamma e allo stesso tempo anche lei sta imparando a stare al mondo. Tutto è nuovo per me quanto per lei e ancora non riusciamo bene a capirci al volo. I primi giorni non riuscivo a capire il motivo per cui stesse piangendo: fame, pannolino sporco, male al pancino o semplicemente richiesta di attenzioni. Piano piano però, andando principalmente per tentativi ho iniziato a capirci qualcosa.
Come mi aspettavo le prime settimane sono state piuttosto difficili, forse anche più di quello che immaginavo. Ma come potete desumere dal fatto che sono qui a scrivere questo personale sfogo… si può sopravvivere e uscirne più o meno indenni!
Ma come sono riuscita a non dare di matto in queste settimane di solitudine?
Il trucco, se di trucco si tratta, è quello di accettare questa nuova condizione totalizzante con la consapevolezza che è solo per un breve periodo ed abbandonarvisi e imparare a chiedere una mano.
Fare la super donna non funziona, e per quanto io sia una persona che non chiede mai aiuto, ho capito che in questa situazione non potevo più gestire tutto da sola, che anche io avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse nelle cose che fino ad oggi avevo sempre gestito egregiamente da sola e anche per quelle che erano completamente nuove per me.
Ecco che un aiuto per sistemare casa diventa preziosissimo ed anche un marito che ogni volta che è a casa si occupa della bambina in tutto e per tutto (allattamento escluso per ovvie ragioni) diventa il miglior compagno che si possa desiderare, ed una professionista che possa aiutarci a capire il linguaggio e le esigenze del nostro bambino ci sembra un angelo che ci aiuta a decifrare i messaggi dei nostri piccini.
I primi giorni mi arrabbiavo tantissimo per non riuscire a fare nulla, per non essere in grado di fare un pranzo come si deve, anche semplicemente di fare la lavatrice e stenderla … poi ho capito che adesso è così, che adesso la polpetta ha bisogno di tutte le mie attenzioni e questa è la sola cosa che conta adesso. Piano piano la mia bimba si regolarizzerà, le poppate saranno più distanti e anche il sonno inizierà ad essere più costante. Bisogna solo pazientare e prendere confidenza con questo nuovo mondo e calibrare il tiro. Con un po’ di organizzazione, pazienza e pratica presto inizierò a poco a poco a ritrovare i miei spazia e tornare ad avere una vita pressoché normale…
Quindi ecco quello che per me sta funzionando per non perdere completamente la testa ed essere assorbita dal “baby blues”:
- Accettare che in questo momento della mia vita tutto sarà stravolto e tutto sarà in funzione della mia bambina. Questo significa ovviamente che molte cose fino ad oggi banali e scontate devono passare in secondo piano (la casa sarà un caos ma chi se ne frega);
- Approfittare di ogni possibilità per uscire. Indipendentemente dalla stagione ai bambini fa benissimo uscire. Se fa freddo vanno solo coperti di più. L’aria aperta fa bene ai nostri piccini e pure a noi… una lunga passeggiata concilia il sonno dei nostri angioletti, ci aiuta a tenerci in forma e migliora l’umore! Quindi scarpe comode e via in giro!
- Approfittare dei momenti di riposo della bambina per riposarmi anche io e per fare le cose che mi fanno stare bene. Anche in questo caso ragionando per priorità: tra lavare il pavimento e rilassarmi leggendo un buon libro sul divano e dedicarmi a qualcosa che mi fa stare bene, scelgo le cose che mi fanno felice!
- Chiedere aiuto, non vale la pena voler essere delle super eroine se poi ne risente il nostro equilibrio mentale e fisico. I bambini hanno bisogno di mamme felici ed in forza!
- Coltivare il rapporto con il proprio partner, ritagliare dei momenti per delle coccole solo per voi 2 perché vi accorgerete presto che anche il semplice bacio del buongiorno potrebbe diventare non così scontato;
- Siccome buona parte della giornata è spesa allattando la mia bambina, io ammazzo il tempo durante queste lunghe sessioni sul divano per mettermi in pari con le mie series preferite e per iniziarne di nuove;
- Cercare di mantenere i rapporti sociali.
In merito al mantenimento dei rapporti sociali, vorrei spendere un paio di parole. Infatti troppo spesso sento dire “quando fai figli gli amici spariscono”. Beh non è vero, spesso siamo noi che spariamo e chiudiamo i ponti con tutti perché completamente fagocitati dalla nostra nuova realtà. Se non troviamo mai il tempo per fare una telefonata e spariamo per qualche mese… non possiamo pretendere che i nostri amici siano sempre li a nostra disposizione dopo!
Ecco qui, la mia autonomia è finita, la piccola si sta
svegliando ed io penso di aver parlato di tutto quello che mi sta a cuore
adesso.
Spero che questo post possa essere utile a qualcuna di voi che si trova ad
affrontare questo bellissimo ed allo stesso tempo difficilissimo momento della
propria vita. Se vi sentite inadeguate, a volte incapaci e un po’ smarrite
tranquille, è una sensazione assolutamente normale che proviamo tutte. La
maternità è una cosa bellissima e difficile allo stesso tempo.
Fatemi sapere voi come avete affrontato le prime settimane da mamma!
Per tanti altri sfoghi di una neomamma disperata, e
per tanti altri argomenti e chiacchiere da fare insieme
Stay Tuned!
Tricks in questo post: 1. La mia esperienza da neomamma 2. I miei suggerimenti per affrontare le prime settimane di vita da mamma.