Balloon Museum: un’occasione da prendere al volo

Ciao a tutti!

Oggi un articolo dedicato ai non Romani che prevedono di farsi una vacanza romana nei prossimi giorni. Infatti vorrei segnalarvi una iniziativa da cogliere letteralmente al volo se vi trovate in visita nella capitale, in quanto purtroppo sta per concludersi. Quindi sbrigatevi!!
In effetti la stagione è davvero perfetta (a parte oggi) per spendere un paio di giorni a Roma, visitando Colosseo, Fori, Vaticano. Tutto assolutamente bellissimo ma magari un po’ poco stimolante o divertente per i più piccolini… Il mio suggerimento allora è quello di aggiungere alle classiche visite d’obbligo a Roma, una tappa che sarà assolutamente apprezzatissima dai piccoli ma anche dai grandi!

Di cosa sto parlando? Ma del Balloon Museum ovviamente!
Il 90% delle persone che conosco e che vivono a Roma lo hanno già visitato e di questi non ho ancora trovato qualcuno a cui non sia piaciuto. Il particolare museo è una gigantesca installazione di gonfiabili e palloncini la cui chiusura era prevista per il 7 marzo ma che, dato l’inaspettato ed enorme successo, è stata prorogata fino al primo maggio. Si avete davvero pochissimo tempo per approfittarne!

Ma vediamo nel dettaglio, per chi non lo conosce e sta valutando la visita, cosa è in sostanza il Balloon museum, qualche trick per una visita senza stress e perché ha avuto tanto successo da dover essere aggiunto come tappa alla vostra gita a Roma.

Il Balloon Museum è il primo museo di gonfiabili e palloncini realizzato a Roma negli spazi della PratiBus District, spazi che erano una vecchia rimessa ATAC, che sono stati riqualificati per diventare un vero e proprio distretto per eventi (si trova qua). La peculiarità di questo museo è che tutte le opere ed installazioni presenti al suo interno, oltre ad essere realizzate con palloncini e gonfiabili, sono interattive al 100%. Il visitatore può limitarsi ad osservare l’opera oppure può decidere di toccarla, usarla , darle vita, entrarci e perdercisi dentro…

Le opere sono il parto della genialità di artisti molto famosi nel settore (ammetto che io non ne conoscevo nessuno, ma ho scoperto questo meraviglioso mondo degli Inflate artists e lo trovo decisamente interessante).

Le opere più maestose sono anche quelle più belle ed interattive, e sono anche quelle create da veri e propri geni della materia.
Tra le mie preferite sicuramente:

Il Knot (letteralmente il nodo). Un gigantesco nodo rosso realizzato da Cyril Lancelin che è la prima opera che incontri appena varcata la tenda nera che introduce nel museo. Il nodo è talmente grande che puoi entrarci dentro.

Il gonfiabile visitabile all’interno. In pratica è una installazione dei Penique Production, pensata per sposarsi perfettamente con la location, che permette al visitatore di entrare letteralmente all’interno di un gonfiabile e vedere come si ta. Davvero particolare

Canopy. Una installazione pensata per sensibilizzare il visitatore ad un uno consapevole dell’energia. Realizzata dalla New York Pheunas & Bike si compone di un gonfiabile collegato ad una cyclette. Sarà lo stesso visitatore, pedalando (anche un bel po’) a dare vita al gonfiabile che grazie all’energia prodotta dalla pedalata si gonfierà assomigliando ad una sorta di fiore/corallo, si illuminerà! e danzerà.

Neverending Story Infinity Room. Realizzata da Motorefieristico è una stanza che grazie ad un gioco di specchi sapientemente sistemati da l’impressione, appunto, di una infinity room. Musica e luci completano la performance davvero carina.

Hypercosmo. Sicuramente l’attrazione nr 1, quella con più coda, ma anche quella che ci fa davvero tornare tutti bambini. L’idea di Quiet Ensamble è straordinaria nella sua semplicità. L’ambiente molto grande è stato adibito a piscine con varie altezze e delle scalette per salire e scendere, ma, ovviamente, a colmare le piscine non è l’acqua ma una marea di palline bianche. Già così potrebbe bastare per giustificare la coda all’ingresso, ma oltre alla goliardicità della piscina con le palline, si aggiunge una performance fatta di musica e luci psichedeliche che rendono il tutto semplicemente WOW! Sicuramente è l’attrazione più gettonata, e quella per la quale l’attesa è maggiore, ma vale davvero la pena. E per coloro che pensano che l’ingresso duri troppo poco… beh avendo pazienza di ripetere la coda è possibile, rientrare “in vasca” tutte le volte che lo si desidera. Chi dice di non aver desiderato almeno una volta di entrare nella vasca delle palline dei più piccoli mente!

Oltre a queste attrazioni giganti, ce ne sono anche altre più contenute. La Balloon street ospita per esempio, dei piccoli spazi tematici davvero peculiari dove sono riprodotte ambientazioni da vivere e da scoprire… In parole povere è la via dei selfie e delle foto Instagrammabili 🤣

Ad aprire la Balloon Street la riproduzione dell’unico TANK (carro armato) che tutti vorremmo vedere: uno morbido e colorato che mette allegria e che ha lo scopo di “sgonfiare” la guerra! A chiudere la Street una mongolfiera che ricorda in modo impressionante quanto realizzato dal Sig. Fredricksen in UP.

La Balloon Street conduce allo spazio aperto con tavolini, ed un area ristoro e gift shop ovviamente coloratissima e piena di palloncini, poltrone gonfiabili, Funghi giganteschi che rievocano le ambientazioni di Alice nel Paese delle Meraviglie ed un enorme Igloo, al cui interno ci sono gigantesche palle bianche che sono la felicità di tutti i bambini. Sempre da questa zona aperta si accede alla Infinity Room e alla Out of the Blue una sorta di labirinto con giganteschi gonfiabili blu che pendono dal soffitto. Ecco personalmente questa è stata l’attrazione meno interessante a mio gusto.

Devo ammettere che ero abbastanza scettica, e quando ho acquistato il biglietto (si acquista dal sito tramite TicketOne qui il link al sito con tutte le Info, costi e disponibilità) ho pensato che fosse un po’ una fregatura, che il prezzo fosse un po’ eccessivo per vedere dei palloncini. Mi sono dovuta ricredere, l’esperienza è stata davvero divertente per tutta la famiglia, un museo sui generis che non si vede tutti i giorni e che merita davvero di essere visitato almeno una volta nella vita.

Qualche tricks pr godersi a pieno la visita: acquistate i biglietti con anticipo, perché gli orari ed i giorni più gettonati sono sempre sold out. Quando scegliete l’orario, cercatene uno non troppo banale. Noi, ad esempio, abbiamo acquistato come ingresso quello tra le ore 9.00 e le ore 10.00. Ero un po’ scocciata in quanto pensavo fosse un orario scomodo, ma devo dire che mi sono ricreduta, c’erano pochi visitatori ed anche le attese sono state più contenute. Per esempio abbiamo fatto 2 ingressi nell’Hypercosmo, per il primo abbiamo fatto poca fila (erano circa le 10.15) nell’ingresso successivo (verso le 11.30) l’attesa è stata notevolmente più lunga.
Quindi per un’esperienza un po’ più intima e meno affollata valutate gli ingressi a ridosso dell’orario di apertura del museo. Considerate anche che solo l’orario di ingresso è fisso, una volta entrati potete rimanere e ripercorrere tutto il museo quanto volete.

Spero che questo articolo ti abbia tenuto compagnia e ti abbia incuriosito circa questo Museo al punto da deciderti ad acquistare un ingresso. Allo stesso tempo spero di non averti spoilerato troppo, nel caso me ne scuso! Fammi sapere, se visiterai il museo cosa ne pensi e se sono riuscita a trasmetterti un po’ dell’entusiasmo che inevitabilmente investe appena varcato l’ingresso del Balloon Museum, luogo davvero magico che ci riporta ad essere bambini.

Per altri consigli per le vostre gite child friendly, qualche home made e tante chiacchiere, l’appuntamento è come al solito alla prossima settimana!

Stay Tuned!

Tricks in questo post:
1. Balloon Museum a Roma: una tappa obbligata per grandi e piccini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.