Ciao a tutti!
Approssimativamente il 99% delle persone che conosco sono in ferie (il restante 1% siamo io e mio marito). Per questo motivo ho pensato che l’articolo di oggi dovesse essere un po’ più vacanziero, una lettura leggera per farvi fare un sorriso sotto l’ombrellone. Ecco quindi qualche fun (ma non troppo) fact sulla maternità. Per ridere su sulle mie “disavventure” da mamma…
1. A Mom has no Name
Dal momento in cui partorisci, ma per alcune già durante la gravidanza, non hai più il tuo nome proprio, sei solo MAMMA. A chiamarti così non sarà solo tuo/a figlio/a, anche il tuo partner ti chiamerà mamma, in casi estremi pure suoceri e genitori! Ok tutto a posto….
2. Make a Wish…NO
Spegnere le candeline della propria torta di compleanno è sempre un piacere che ci fa sentire ancora un po’ bambine, insomma una bella sensazione. Ecco dimenticatevela, più o meno dal 18 mese in poi, spegnere le candeline sulla torta (ma anche altre candele e tutto ciò che gli assomiglia) sarà esclusiva prerogativa di vostro figlio… Ciao ciao desiderio… Unica magra consolazione che questa privazione non sarà solo per noi, ma anche per padre, nonni, zii cugini… con eventuali duelli e pianti isterici in caso di contesa tra bambini.
Yin & Yang
Noto anche come bipolarismo del genitore: è la situazione paradossale che ci vede desiderare fortissimamente di stare soli e fuori casa quando siamo a casa con i nostri figli, ma, al contempo, quando siamo fuori, fa si che quelle piccole pesti ci manchino tantissimo. In casi estremi si arriva addirittura a preferire di stare a lavoro piuttosto che a casa, in casi inguaribili capita che non si riesca a parlare d’altro se non dei nostri figli e addirittura guardiamo i loro video sul cellulare… Se non è follia questa!
No gift for Mom
Madre, sappi che i tuoi compleanni saranno un po’ meno tuoi… Non solo per il succitato “problema candeline”, ma anche perché non riceverai più regali solo per te. Riceverai regali da mamma… come tutine per il bebè o comodi pigiama da allattamento. Se siete fortunate potreste ricevere un coordinato mamma figlio/a che probabilmente userete come maglietta da usare per il ruttino… Ovviamente questo non vale solo per il compleanno, ma per tutte le festività che prevederebbero un regalo. A natale ad esempio il più delle volte non riceverete nulla perché: “ormai sei grande, il regalo lo facciamo solo ai bambini!”
Sleepless kids
Come mamma scoprirai presto cosa sia il paradosso del sonno: l’evidenza empirica di millenni di storia, dimostra che la finestra per addormentare la prole è di circa 3/4 minuti per sera (ad orario variabile)… Se mancate tale finestra, un malefico ormone chiamato serotonina farà il suo effetto sovra-eccitando il bambino e facendolo saltellare per casa come un grillo cocainomane. Se anche doveste centrare la finestra di addormentamento… non cantate vittoria! Se vostro figlio è troppo stanco non si addormenterà lo stesso… Insomma guardatela come vi pare il risultato è sempre il solito, non si dorme mamma!
Love is sacrifice
Vedi quella bellissima torta al cioccolato? Quel sacchetto di patatine fritte? E il cannolo che straborda crema? Beh non vorrai mica rovinare la dieta sana di tuo figlio facendoli ingurgitare zuccheri grassi e fritto?
Non puoi, rovinare così tutta la fatica fin qui fatta per garantire una dieta sana ed equilibrata! L’unica soluzione, per il bene dei bambini, è sacrificarti e mangiare tutto tu! Il trucco sta nel trovare una scusa (si una bugia, ma piccola e a fin di bene) per disincentivare il bambino a mangiare la leccornia, e farvi passare da eroine in quanto vi immolate mangiandola voi.
La scusa che uso io con G è che quel cibo (in realtà gustosissimo) è pieno pieno di peperoncino che le farebbe venire male al pancino, quindi per evitare che inavvertitamente lei possa mangiarlo (facendosi venire male al pancino) lo mangia la mamma! Sia chiaro eh, o lo faccio solo per lei!!
Disclaimer la scusa funziona solo con i bimbi più piccoli e sempre se qualcuno (altro adulto o bambino) non spiffera la verità!
Laurea Honoris causa in tetris
Non importa quanto sia grande il bagagliaio della vostra auto, che voi abbiate una smart o una hammer dovrete sempre incastrare a regola d’arte le cose per poter portare dietro tutto! Stesso discorso ovviamente per la valigia delle vacanze o per la borsetta (non più tanto piccola) della mamma. Con il tempo acquisirete il super potere di maestra di incastri, e rimarrete stupite di voi stesse dal quantitativo di cose che riuscirete a stipare nella borsa… della serie “Mary Poppins scansate proprio!“
To drink or not to drink?
Pensavo fosse un difetto di fabbricazione di mia figlia, invece parlando con altri genitori che hanno figli nell’intorno dei 2/3 anni, ho scoperto che è una sorta di dato di fatto scientificamente provato: i bambini bevono tanto, tantissimo DI NOTTE!
Fateci attenzione stanotte e noterete come anche voi vi sveglierete almeno 2 o 3 volte a causa di una vocina che vi dice “Mamma ho sete”! Che poi, non è che G mi sveglia perché io debba fare qualcosa (che ne so porgerle l’acqua, andare a prenderla…), la sua borraccia è esattamente vicino a lei. Ci tiene solo ad informarmi del fatto che lei ha sete e pertanto berrà! Brava amore della mamma, ma la prossima volta lo facciamo in silenzio?
Impossible is nothing
Solo dopo che sarai diventata mamma scoprirai che la giornata ha davvero 24 ore! Ti troverai ad usare delle ore della giornata che pensavi fossero solo un buco nero tra il rientro dalla serata con le amiche e l’ora della sveglia. In orari improbabili infatti troverai la pace per fare le cose a cui tieni di più e che desideri fare con la calma ed attenzione che meritano e soprattutto con la giusta quiete intorno… Un esempio? Sono le 01.32 mercoledì 10 agosto, G dorme nel suo lettino suo padre anche… ed io sono sulla poltrona in giardino al fresco a scrivere questo articolo, perché per me questo blog è qualcosa a cui voglio dedicare del tempo di qualità. La cosa più assurda è che non vi peserà affatto ridistribuire i tempi, se la cosa che fate nelle ore impossibili vi da gratificazione ed appagamento! No non funziona allo stesso modo se la cosa da fare è rassettare la cucina o pulire il bagno…
No words needed
Per mesi, forse dal primo verso di lallazione di nostro figlio, lo abbiamo incoraggiato a dire la parola più dolce: MAMMA! La prima volta che lo ha detto (fa niente se era un manamana) ci siamo sentite piene di orgoglio e ci siamo commosse… Oggi quella dolce parola è la più ripetuta in casa, ti senti chiamare almeno 200 volte al giorno e ti stai maledicendo per non aver insistito a fargli dire PAPA’! Anche questo è normale… chi ci è passata prima di me mi ha detto che poi migliora, basta aspettare… più o meno fin quando tuo figlio farà l’università!
Il super NON potere dei papà….
Come abbiamo notato tutte, la maternità risveglia nella donna poteri mistici.
– sdoppiamento della persona (e talvolta anche delle personalità): siamo in grado di sostenere una riunione di lavoro da remoto, mentre con una mano giochiamo con nostro figlio e con l’altra giriamo il sugo per la cena;
– chiaroveggenza: fiutiamo l’arrivo di un raffreddore con almeno 2 giorni di anticipo);
– pazienza zen: alla 700esima volta che Bing racconta la storia di Hoppiti Whoos e la lattuga spaziale, vorresti solo spaccare il televisore e fare quel maledetto coniglio in umido con le olive! Ma poi ti ricordi che tu hai ala pazienza Zen di un monaco Shaolin e ti limiti a dire insieme a Flop “è una cosa da Bing” sorridendo a tua figlia. Mentre nella tua testa vagli le varie opzioni di stupefacenti possibilmente usate da Flop, perché suvvia non può essere così paziente al naturale!
Per i padri invece è un po’ diverso…
Per quanto in gravidanza e pure prima, siano stati l’esempio perfetto dell’attenzione al dettaglio e della premura, il primo vagito del neonato causa un corto circuito nelle loro sinapsi provocando nell’ordine:
- Perdita della vista ed attacchi improvvisi di labirintite, in prossimità degli armadi del neonato.
Analizziamo un esempio pratico: Richiesta della madre: Amore potresti prendermi i calzini rosa della bambina che sono nel primo cassetto del fasciatoio, sulla destra, vicino ai body. In tale circostanza la risposta del maschio può essere una delle seguenti:
A) Cecità parziale: torna dalla femmina scocciato in quanto nel posto indicato non ci sono calzini rosa. Calzini che MAGICAMENTE si materializzano quando la femmina apre il cassetto…
B) Attacco di panico da Too much Information: il maschio torna con un cappellino blu. Troppe info da processare tutte insieme (calzini, colore rosa, 1° cassetto del fasciatoio, a destra, vicino ai body) kui ha preso la prima cosa che ha trovato, nel 3° cassetto del fasciatoio. - Sordità selettiva
Mentre tu, madre, schizzi fuori dal letto come una fetta di pane dal tostapane, al minimo frusciare del baby monitor (che poi era il rumore dello sfregamento delle zampette del moscerino posato sulla telecamera del baby monitor), nulla potrà disturbare il sonno del padre che non si sveglierebbe neppure se Eddie Munson suonasse Master of Puppets dei Metallica sul nostro letto.
Spoiler: col tempo ne la cecità ne la sordità selettive migliorano, anzi si accentuano durante i “terrible two”.
Ma a parte i sorrisi e le facili battute, dobbiamo ammettere che la genitorialità è qualcosa di fantastico ma anche molto molto faticosa. Non esiste un manuale del genitore perfetto, perché ogni genitore ed ogni figlio sono un mondo a se, e nessuno dovrebbe permettersi di giudicare l’operato di un altro genitore… Non sappiamo quale battaglia stia combattendo (sonno, terrible two, bambino capriccioso, stress figlio correlato), ma sicuramente sta facendo del suo meglio!
Ci sono per tutti giornate in cui vi sentirete più in armonia della famiglia del Mulino Bianco, godeteveli forse dureranno forse no; così come ci saranno giornate tanto difficili da farvi pensare: ma chi me lo ha fatto fare!
La buona notizia è che è perfettamente normale, che anche queste giornate no vanno vissute, riconosciute ed accettate, che è normale chiedere aiuto ai nonni o ad una baby sitter per scappare qualche ora con il partner. Questo non farà di voi delle brutte persone, o dei cattivi genitori, ma solo dei genitori consapevoli dei loro limiti.
Genitori sereni crescono figli sereni. Tirare su un bimbo non è una gara, ma un viaggio. Va bene cadere, va bene prendere una pausa per ricaricarsi, va bene invitare qualcun altro per condividere un pezzetto del viaggio, per renderlo più lieve quando troppo pesante per noi. Va bene fermarsi e riposare, ricalibrare la bussola e ripartire tutti insieme senza lasciare nessuno in dietro! No neppure i papà!
Spero che questo articolo vi piaccia e vi faccia sorridere e rifletter un pochino. Io devo ammettere che mi sono divertita tantissimo a scriverlo. Ironizzare sulle cose e le situazioni è una cosa che da sempre mi caratterizza, e stasera dopo tanta ironia mi fa piacere aver condiviso anche un pensiero un po’ più profondo con voi, e spero che lo apprezziate.
Non me ne vogliano i papà che mi leggeranno.
Alla prossima settimana per qualche altra chiacchiera notturna.
Stay Tuned!
Tricks in questo post: Nessun trick solo dati di fatto sulla maternità e paternità esposti in modo giocoso, per ridere su sulle nostre comuni difficoltà.
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